Edulcoranti o dolcificanti: perché sono da eliminare?
Negli ultimi anni è cresciuta notevolmente la tendenza a proporre bevande a basso o nullo contenuto di zuccheri e calorie.
In concomitanza con la grande richiesta di bevande a base di edulcoranti, si sono attivati anche gli studi di queste, per poterne rilevare eventuali rischi e danni per l’organismo.
Posso affermare che l’ Efsa e l’ Oms si sono espresse negativamente sull’utilizzo degli edulcoranti per perdere peso, nello specifico i dolcificanti a cui fare attenzione sono: sucralosio, allulosio, aspartame, monk fruit, saccarina, stevia, acesulfame-K, advantame, neotame.
Ma perche?
Le sostanze sopra elencate hanno, per prima cosa, un vero e proprio effetto negativo e diseducativo. Questo perché attirano i consumatori verso alimenti dal gusto troppo dolce, di bassa qualità e di conseguenza poveri dal punto di vista nutrizionale.
Fra i miei pazienti mi sono reso conto che spesso chi consuma questi tipo di prodotti sono gli stessi che esagerano con cibi ipercalorici e di conseguenza attivano un meccanismo compensatorio che rischia di invogliarli a mangiare di più.
Ci sono poi dei casi in cui è particolarmente sconsigliato l assunzione di dolcificanti:
- Se soffri di intestino irritabile. Le bibite dietetiche irritano ulteriormente l’intestino a causa della presenza di gas aggiunto e al contenuto di zucchero artificiali presenti, difficili da digerire ed assorbire dall’intestino.
- Emicrania o mal di testa cronici. Alcuni dei dolcificanti artificiali ad esempio l’aspartame, possono scatenare l’emicrania o peggiorare le cefalee croniche già presenti in alcuni soggetti.
- Diabete o pre-diabete. I dolcificanti utilizzati nelle bibite dietetiche sono stati collegati a un aumento dell’ insulinoresistenza nel lungo periodo e a una maggiore predisposizione a sviluppare il diabete di tipo 2.